Input grafico


Come deve essere preparato il disegno in formato DXF per poterlo fornire al programma Lex10 Professional?


Il programma Lex10 Professional consente l'input grafico dei dati geometrici. Questa funzionalità permette di leggere da un file DXF, generato da qualsiasi programma CAD (Computer Aided Design) come ad esempio AutoCAD, i dati geometrici per i programmi Lex10 Professional e Impianti di Riscaldamento.

I dati geometrici sono relativi relativi a:

  • Superfici delle strutture edilizie disperdenti sia opache che vetrate
  • Superfici di solai e pavimenti
  • Volumi delle Zone termiche, non riscaldate e a temperatura costante
  • Volumi dei singoli locali
  • Orientamenti delle superfici verticali

Questi dati devono essere completati con i dati termofisici delle singole strutture e tutti i parametri di progetto relativi al calcolo di verifica o di dimensionamento.
Infatti è evidente che dai disegni si possono evincere i dati tipicamente geometrici, dal momento che l'inserimento di dati di altra natura nei disegni comporterebbe un notevole lavoro aggiuntivo da parte del disegnatore.


In pratica, se non si hanno degli sviluppi geometrici del progetto molto particolari, si consiglia di utilizzare il programma Lex10 Professional quando si ha già a disposizione la pianta dell'edificio dal momento che l'inserimento dei dati geometrici "ex novo" nei programmi Lex10 Professional o Impianti di Riscaldamento è estremamente semplice ed immediato.

Per far si che Lex10 Professional capisca quali sono le superfici e i volumi interessati, occorre intervenire sul disegno dell'edificio in maniera adeguata.
Queste operazioni vanno eseguite all'interno del programma CAD utilizzato con le proprie modalità operative. Di seguito verranno esplicitate le modalità di lavoro con il programma AutoCAD. Si consiglio sempre di fare riferimento ai manuali del CAD posseduto.

La prima operazione da compiere è quella di definire dei nuovi piani o Layer con i nomi seguenti:

Nome piano Descrizione Tipo oggetto da inserire
STRUTTUR Strutture edilizie Linea orientata
NORD Direzione Nord-Sud Linea orientata da Nord a Sud
PAVIMENT Strutture edilizie orizzontali a contatto con il terreno Polilinea chiusa
SOLAIO Strutture edilizie orizzontali non a contatto con il terreno Polilinea chiusa
ZONE Zone termiche (zone riscaldate alla stessa temperatura da un unico generatore) Polilinea chiusa
ZNR Zone non riscaldate Polilinea chiusa
ZTCOST Zone a temperatura costante Polilinea chiusa
VOLUME Volume lordo dell'edificio Polilinea chiusa
LOCALI Locali (solo per il programma Impianti di Riscaldamento) Polilinea chiusa

Occorre quindi indicare le strutture disperdenti ed i volumi. Per potere determinare gli orientamenti delle superfici verticali occorre indicare la direzione NORD-SUD. Per fare questo basta:

  • posizionarsi sul Layer NORD
  • tracciare una linea qualsiasi, eventualmente coincidente con il disegnino della bussola già presente nel disegno, orientata da nord a sud ovvero tracciando il primo punto della linea sul vertice nord della bussola e il secondo punto sul vertice sud.

Lex10 Professional non necessita dell'utilizzo di piante tridimensionali per potere operare correttamente. Quindi è possibile utilizzare anche programmi CAD semplificati come ad esempio AutoCAD LT.
Per potere comunque agevolare il lavoro dei progettisti più smaliziati, è stato inserito il riconoscimento automatico delle superfici che hanno una determinata altezza ed elevazione (comando ELEV di AutoCAD). Per indicare le superfici disperdenti occorre:

  • posizionarsi sul Layer STRUTTUR
  • per ogni superficie disperdente tracciare una linea semplice da sinistra verso destra guardando la superfice dall'esterno verso l'interno. Se questa linea dispone di altezza ed elevazione verrà determinata automaticamente la sua altezza e quindi la superficie della struttura a cui si riferisce, altrimenti verrà attribuita l'altezza di default che Lex10 Professional chiederà in fase di caricamento del file DXF. Per meglio capire come va tracciata la linea basta riferirsi alla figura seguente:

    La linea (1) va tracciata dal punto 1 al punto 2, mentre la linea (2) dal punto 3 al punto 4.

Lex10 Professional provvederà automaticamente a rilevare tutte le strutture indicate e a determinare superficie ed orientamento numerandole progressivamente secondo l'ordine di inserimento.
Quindi, in ultima analisi, per ogni linea tracciata sul piano STRUTTUR viene determinata una superficie.

Se è chiaro questo meccanismo appare evidente che, ai fini del programma, non ha nessuna importanza dove la linea è posizionata ma solamente la sua lunghezza. Pertanto, se si sta lavorando su un disegno relativo ad un edificio composto da più piani, basta affiancare le piante dei vari piano e procedere quindi al rilievo. Si ricorda però che per la verifica energetica ai sensi della Legge 10/91, occorre determinare le dispersioni della Zona termica ovvero del volume dell'edificio riscaldato alla stessa temperatura da un unico generatore. Pertano se la zona corrisponde ad un unico appartamento come nell'esempio riportato allora il rilievo è semplice ed intuitivo a partire dalla pianta dello stesso, se invece la zona corrisponde ad un edificio composto da più appartamenti su più piani allora il rilievo a partire dalle piante diventa più complicato e, probabilmente, è più conveniente inserire i valori totali delle superfici disperdenti direttamente nel programma Lex10 Professional.

E' possibile tracciare anche le linee sovrapposte. Questo è utile quando si hanno particolari sviluppi tridimensionali come nel caso della presenza di porte e finestre.
Si supponga di analizzare la parete riportata nella figura seguente:

Essa è composta in pratica da strutture, 3 opache in blu, e una vetrata in rosso,Non è possibile, a partire dalla pianta, indicare con una semplice linea la superficie opaca. Pertanto sulla pianta riportata in figura


occorrerà operare al seguente modo:

  • una linea dal punto 1 al punto 2 corrispondente alla struttura 1 di tipo opaco con elevazione pari h1 (3 m)
  • una linea dal punto 2 al punto 3 corrispondente alla struttura 2 di tipo opaco con elevazione pari a h2 (0.4 m)
  • una linea dal punto 3 al punto 4 corrispondente alla struttura 3 di tipo opaco con elevazione pari a h1 (3 m)
  • una linea dal punto 2 al punto 3 corrispondente alla struttura 4 di tipo vetrato con elevazione pari a h3 (2.6 m)

Lex10 Professional troverà 4 superfici di diversa altezza.



Dopo l'import del file DXF in Lex10 Professional, verranno individuate 4 superfici



Le prime 3 sono relativa alla stessa struttura, la 4 all'infisso. Se non fosse stato usato il file DXF bastava inserire un'unica struttura opaca la cui superfice era la somma delle prime 3 ovvero 12.3 m².

Per indicare i solai, i pavimenti ed i volumi delle zone e dei locali occorre invece tracciare delle Polilinee chiuse che indicano la superficie o la base del volume in esame come indicato in figura

In particolare, la polilinea che definisce il locale numero 3 va tracciata dal punto 1 al punto 4 ed è chiusa. Non ha importanza il verso con cui la polilinea viene tracciata.

La polilinea tracciata sul Layer ZONE indicherà una zona termica, quella sul Layer ZNR una zona non riscaldata etc. Anche in questo caso, se si indica elevazione ed altezza, Lex10 Professional riconoscerà automaticamente l'altezza della zona in esame, altrimenti verrà data l'altezza di default.

Effettuate queste operazioni occorre:

  • esportare il disegno in formato DXF con il comando DXFOUT o con l'apposito comando del proprio programma CAD
  • importare il file DXF nel programma Lex10 Professional

Durante la fase di importazione verranno richiesti dal programma il valore di altezza di default delle superfici e dei volumi se esse non sono state tracciate con il loro valori di altezza, e la scala del disegno. Infatti è buona norma utilizzare il programma CAD considerando come unità di misura quella più comoda ai fini delle quotature e della resa su carta.

Si consiglia di utilizzare come unità di misura il metro ma, con Lex10 Professional, è possibile scalare il disegno fornendo il fattore di scala adeguato.




Avvertenza!
Tutti gli esempi, i dati, i luoghi e le immagini riportati in questa sezione sono da intendersi puramente a scopo indicativo. Non si riferiscono a casi reali ne si garantisce che i dati presenti in essi siano corretti nella realtà.

Qualsiasi riferimento sia grafico che testuale ad edificio, luogo e/o persone esistenti è da ritenersi puramente casuale.